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Conclusioni

La sempre maggiore richiesta di informazioni nella modellazione dei processi di diffusione, ad esempio lo studio della diffusione di inquinanti immessi puntualmente sia in atmosfera che in falde acquifere, richiede la conoscenza dello spostamento della quantità di sostanza in funzione del tempo.

Il crescente utilizzo di sistemi software di tipo GIS consente l' applicabilità del presente lavoro in modo automatico su grandi moli di dati organizzate spazialmente. In assenza del simulatore sviluppato la previsione delle quantità interessate dallo spostamento risulta onerosa in termini di risorse umane e di difficile visualizzazione ai fini di una lettura immediata.

Alcune limitazioni all' applicabilità del metodo provengono dalle classiche problematiche dei modelli di tipo spazio-temporali da applicare su vaste aree: il modello ha un comportamento imprevedibile nelle zone marginali, la difficoltà a reperire dati di input come il coefficiente di diffusione necessari all' analisi. A causa di queste problematiche e per motivi logistici non è stato possibile confrontare la bontà del modello Fick su un caso reale ovvero su risultati di esperimenti da laboratorio.

Nonostante la versatilità dell' utilizzo di automi cellulari, sono emerse delle limitazioni per quanto riguarda la loro applicazione nelle leggi della diffusione. Un elemento di un automa cellulare, per il calcolo del suo stato successivo, necessita la sola conoscenza dello stato attuale delle celle ad esso adiacenti; le equazioni sulla diffusione in un punto prevedono la conoscenza della concentrazione del suo intorno al tempo $ T$ e $ T + \delta T$. È per questo che la dicitura automa cellulare risulta impropria per definire il metodo utilizzato nel tirocinio, un nome più appropriato potrebbe essere automa cellulare con equazioni ad incognite.

Il simulatore Fick è efficiente dal punto di vista computazionale e di allocazione della memoria (sempre tenendo conto della quantità di dati). La sua efficienza è data da brevi tempi di esecuzione della simulazione vera e propria, dato che la parte con complessità maggiore viene eseguita una sola volta prima dell' inizio della visualizzazione dell' output.

Il sistema elaborato è un modello e come tale può avere diverse aplicazioni, infatti non si preclude la possibilità di adattare il simulatore Fick a casi specifici, inoltre è possibile sviluppare un' interfaccia grafica da aggiungere all' attuale interfaccia a linea di comando.


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2006-02-17